Codice Repertorio | 24-004 |
Denominazione | Direttore della fotografia |
Descrizione | Creatore d’ombre e di luci, il direttore della fotografia è considerato l’autore dell'estetica del film, ossia dell'impatto visivo delle immagini sullo spettatore. Attraverso interventi tecnici quali la composizione dell'inquadratura, la disposizione delle luci, il controllo dei movimenti della macchina da presa, le scelte sull'angolo di ripresa, sulla messa a fuoco e sulla profondità di campo, traduce in una sequenza d’immagini la storia e l’atmosfera voluta dal regista. Essendo la fotografia un processo creativo ed interpretativo assai complesso chi esercita questa professione, oltre ad avere solide conoscenze tecniche (tecnica fotografica, illuminotecnica, colorimetria) deve avere anche spiccate doti artistiche, non mancano, infatti, direttori della fotografia in grado di esprimere una creatività del tutto personale, di interpretare la luce e di dare coerenza visiva alle riprese connotandole con un'impronta d’autore del tutto personale. |
Situazione | Il Direttore della fotografia nasce di solito come fotografo o, meglio, come operatore di ripresa, dietro una telecamera o una cinepresa; solo utilizzando la telecamera o la cinepresa, infatti, si acquisisce la capacità di gestire la luce e di governare immagini e scene. Secondo le produzioni nelle quali è impegnato, il Direttore della fotografia lavora negli studi televisivi, negli studi per le riprese cinematografiche, sul set di un film, ovunque quest’ultimo sia allestito. Opera sempre in stretta collaborazione con il regista; molti dei capolavori del cinema sono frutto di storici sodalizi tra grandi registi e direttori di fotografia, spesso impegnati assieme in più di un film. Punto di partenza della sua attività è lo studio della sceneggiatura al fine di “raccontare per immagini”, seguendo le scelte stilistiche definite con il regista: composizione dell'inquadratura, piano/campo di ripresa, movimenti di macchina, illuminazione, esposizione della pellicola (apertura del diaframma). Inoltre, in qualità di tecnico altamente specializzato, decide l'attrezzatura necessaria per le riprese: cinepresa, ottiche, lampade e supporti sui quali viene fisicamente registrata l'immagine. Controlla lo sviluppo e la stampa della pellicola ed apporta le eventuali modifiche al colore in fase di post-produzione digitale o di laboratorio; valuta la resa del film in proiezione ed i possibili errori nelle riprese. Fondamentale è il rapporto tra il direttore della fotografia e l’operatore di ripresa, considerato anche come il suo “occhio destro”. Gli altri collaboratori diretti di questa figura professionale sono il capo elettricista che, a sua volta, coordina la squadra addetta alle luci, ed il capo macchinista che regola gli spostamenti del carrello con la macchina da presa. Nella fase preparatoria del film collabora strettamente anche con lo scenografo, l'arredatore e il costumista. L’organizzazione tecnica artistica di una produzione cine-televisiva così come le riprese stesse, implicano orari di lavoro irregolari, spostamenti frequenti e la possibilità di lunghe trasferte anche all’estero. I ritmi di lavoro sono dunque variabili ma intensi, alternati a periodi di stasi anche prolungati tra una produzione e l’altra. |
Prerequisiti | Aggiornamento del marzo 2021. Il percorso di IVC attivabile nel rispetto di eventuali integrazioni normative successive alla presente nota. |
Percorsi formativi | Non esiste un titolo di studio vincolante per l’accesso al ruolo, ma considerate le conoscenze specifiche richieste (tecnica fotografica, illuminotecnica, colorimetria) un direttore della fotografia deve avere una solida formazione tecnica, alla quale deve seguire una buona esperienza sul campo. E’ considerato un requisito preferenziale la conoscenza della lingua inglese e della terminologia specifica di questo settore. La scuola più accreditata è la Scuola Nazionale di Cinema-Centro Sperimentale di Cinematografia, con sedi a Roma e a Torino. A Roma, l'Istituto di Stato per il Cinema e la Televisione Roberto Rossellini, è l'unica scuola professionale statale, che permette di conseguire, conclusa la scuola dell'obbligo, un diploma professionale in materia di cinema. Sempre a Roma si trova L’Istituto Superiore per la Cinematografia e la Televisione: Centro di formazione professionale per le arti ed i mestieri del Cinema. A Milano da oltre quarant’anni è attiva la Civica Scuola di Cinema Televisione e Nuovi Media. |
Codice CP2011 | 2.5.5.2.3 |
Denominazione CP2011 | Direttori artistici |
Codice Ateco 07 | 59 |
Denominazione ateco 07 | ATTIVITÀ DI PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA, DI VIDEO E DI PROGRAMMI TELEVISIVI, DI REGISTRAZIONI MUSICAL |
LIVELLO EQF | 5 |