Descrizione | Il mediatore di rete e di comunità è una figura che opera ad ampio raggio sul territorio nell'ambito del sociale, della salute, dell’educazione degli adulti e dei minori, della formazione alla nuova cittadinanza e, ancora, dell’educazione ambientale, dell’orientamento e delle diverse forme di peer education. Una parola chiave possibile che sintetizza il tutto è active community care ossia la cura attiva della comunità .
Il mediatore di rete e di comunità è una figura emergente per i sempre più diffusi processi partecipati di natura socio-territoriale, che, ancora di più, hanno l’obbligo di creare “ponti tra stakeholdersâ€, portatori di linguaggi e interessi diversi. Pertanto, viene inserito nel contesto operativo dei diversi servizi sociali territoriali e ministeriali, individuando e attivando i nodi significativi delle reti locali. Può inserirsi in comunità chiuse, come gli istituti penitenziari o le comunità socioeducative, oppure si rivolge alle comunità aperte e quindi al territorio nella sua complessità sociale, economica, culturale, ambientale.
La capacità di analisi delle componenti del contesto in cui opera e della popolazione target, consentono al mediatore di rete e di comunità di agire quale facilitatore tra la comunità chiusa e la comunità aperta, con lo scopo di consentire un adeguato inserimento nel mondo adulto del giovane che esce dalla comunità socioeducativa o l'accompagnamento dell’adulto e del minore che escono dal circuito penitenziario alla costruzione del loro progetto di vita.
Il mediatore di rete e di comunità trova collocazione presso gli Ambiti Territoriali Sociali o presso gli Uffici degli organi giudiziari, alle dipendenze degli enti locali titolari dei servizi sociali o degli enti del terzo settore e, insieme con le altre figure professionali sociali, collabora alla realizzazione dei progetti per l'individuo e per la comunità . Agendo a sostegno dell'adulto giovane o adulto fragile, portatori temporanei di un problema, agisce al contempo quale attivatore della comunità più strutturata, fatta di portatori di risorse e di soggetti pubblici e privati da coinvolgere per l'avvio di percorsi di inclusione socio lavorativa. Nello specifico si occupa di promuovere l'empowerment della persona singola e del gruppo/comunità territoriale, sostenendone la creazione di impresa, facilitando il contatto tra diversi soggetti, operatori economici, associazioni, servizi, orientando il proprio target al corretto utilizzo delle risorse e degli strumenti disponibili, dal semplice disbrigo di pratiche all'accesso ai finanziamenti, con particolare riferimento ai fondi europei e ai fondi regionali.
Nei confronti del singolo egli svolge un ruolo di orientatore al |
Percorsi formativi | In Regione Liguria sono attivabili corsi di formazione professionale della durata minima di 600 ore, di cui 300 in tirocinio.
L’accesso ai corsi (come anche alla procedura di certificazione delle competenze) è riservato a chi possiede diploma di laurea triennale in area socioeducativa, psicologica, assistente sociale, giuridica e sociologica.
È possibile prevedere il riconoscimento di crediti formativi per altri diplomi di laurea, nonché crediti riconoscibili a seguito di pregresse esperienze lavorative coerenti con le discipline e le finalità didattiche del corso.
Il soggetto attuatore definisce tali crediti e la relativa riduzione del monte ore di frequenza, alla luce di valutazioni effettuate sulla documentazione prodotta dall’interessato, attraverso il confronto con i docenti, esperti e responsabile del corso, dandone motivata comunicazione. |